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La tradizione termale del Piemonte affonda le sue radici nel passato. Acqui ai tempi dei romani era con ogni probabilità più grande addirittura di Augusta Taurinorum (Torino) e già molto rinomata per le sue acque termali…

 

Nella Regione le sorgenti termali sono molte anche se in taluni casi ancora poco conosciute.

Partendo dal Nord, in val Formazza, sono le nuove Terme di Premia: aperte nel 2008 offrono piscine interne ed esterne oltre che cabine per trattamenti e un’intera area medica ancora in fase di ampliamento.

Scendendo verso Verbania s’incontra Crodo con le sue acque ferrugginose e ricche di minerali ideali per curare e prevenire le malattie dell’apparato digerente e del ricambio, e poco oltre Bognanco: la stazione termale vanta fonti dalle proprietà curative per fegato, reni e stomaco.

Occorre attraversare la pianura padana e arrivare al fertile terreno delle colline delle Langhe, del Monferrato, e di Roero per trovare nell’ultimo lembo di Piemonte che si affaccia sul confine ligure, alcune delle stazioni termali più rinomate della Regione.

Ad Agliano le acque salso-solfo magnsiche sono utilizzate, tramite cure idroponiche, principalmente per le affezioni alle vie biliari, fegato e stomaco oppure in cure inalatorie indicate per la sordità rinogena.

Acqui è la più conosciuta ed è anche la stazione termale in gardo di offrire una più differenziata offerta alberghiera. Scendendo verso Cuneo incontriamo Lurisia e Garessio.

A Lurisia si trova la principale sorgente radioattiva d’Europa. Anche grazie all’intervento di Marie Curie (chiamata come consulente in Italia nel 1918) fu inaugurato il primo stabilimento, oggi rinomato per inalazioni, irrigazioni nasali, fanghi e balneoterapia: era il 1940.

Le acque oligominerali di Garessio sono un toccasana per l’apparato urico e la loaclità è frequentata per la villeggiatura sin dall’inizio del secolo scorso grazie al suo clima, che per l’incontro di venti marini e montani è ottimo in ogni periodo dell’anno. Al centro del parco dell’Argentera ci sono le Terme di Valdieri che per la presenza dia lghe solforate sono indicate nella cura dell’artrosi.

Spostandosi verso il confine francese incontriamo Vinadio. La caratteristica del luogo sono le grotte naturali a diverse temperature dove si curano disturbi artritici e respiratori.

Acqui Terme

Ad Acqui la tradizione termale affonda le sue radici ai tempi dei romani e forse anche prima. I resti di un acquedotto, di ricchi mosaici, di piscine, di archi e del teatro testimoniano l’importanza che la città doveva rivestire ai tempi della dominazione romana…

Il municipio romano di Acquae Statiellae sulle cartine rimaste dell’epoca, risulta anche più grande di Torino e la sua importanza è confermata nelle citazioni di Plinio e di Tacito. Dopo il periodo oscuro del Medioveo e le sue cruente lotte intestine, Acqui rinasce, prima grazie ai Gonzaga e poi con la dinastia Sabauda fino arrivare a fine ‘800 ad essere uno dei centri termali più prestigiosi della Belle Epoque europea. La sorgente sgorga proprio nel cuore della città. Da un’edicola monumentale al centro di in una piccola piazza, avvolta costantemente dai vapori della famosa “Bollente”, fluiscono ogni minuto circa 560 litri di acqua ad una temperatura di 75°. Le proprietà curative delle acque salso-bromo-iodiche-sulfuree scoperte dai romani e da allora utilizzate per la salute e il benessere, oggi sono le protagoniste di un turismo popolare in cerca non solo di cure ma anche di una pausa rigeneratrice di trattamenti benessere che grazie al recente rinnovamento delle tradizionali strutture ricettive cominciano ad affiancare all’approccio medico un’offerta più ampia dedicata al benessere con piscine, centri estetici e aree fitness in grado di soddisfare le esigenze di una più ampia clientela.

CURIOSITA’

Gli acquesi vengono chiamati anche “sgaientò” termine gergale che significa i bruciati. Si deve ad una credenza antica secondo la quale ogni cittadino di Acqui è battezzato da una strega che durante la cerimonia lo getta nella fonte bollente, da cui il nome : il bruciato.

ACQUE E SORGENTI

Sono tre le sorgenti termali acquesi: la “Bollente” in centro al paese, “Del lago” e “Acqua Marcia” oltre il fiume Bormida. Sono tutte generate dall’acqua piovana e dalla neve che in un tempo lontano è caduta penetrando nel terreno per arrestarsi su un basamento mesozoico ad una profondità di oltre 2500 – 3000  metri (serbatoio primario) dove si è arricchita di proprietà minerarie e ha acquistato il calore che la contraddistingue.

Le Terme di Acqui sono classificate dal servizio Sanitario Nazionale di “1° Livello Super” per le sue acque ed i suoi fanghi sulfurei, indicati nella cura delle principali patologie reumatiche, dell’apparato respiratorio, nella riabilitazione motoria.

TERAPIE: fanghi e bagni terapeutici per problemi dell’apparato locomotore; cure inalatorie per le affezioni delle vie respiratorie; ciclo della sordità rinogena per affezioni dell’orecchio; ciclo integrato di ventilazioni polmonari per affezioni polmonari; ciclo di vasculopatie periferiche per problemi all’apparato vascolare; ciclo di irrigazioni vaginali per disfunzioni dell’apparato genitale femminile.

Principali punti di forza della tradizione termale acquese:

– Fanghi  – Cure inalatorie – Bagni terapeutici – Insufflazioni endotimpaniche – Piscine riabilitative  – Trattamenti fisioterapici – Percorsi idrovascolari – Irrigazioni vaginali

Accanto al miglior benessere con:

– Fanghi estetici e rilassanti al viso e al corpo – Linfodrenaggio meccanico e manuale – Massaggi e dermocosmesi  – Idromassaggi

Sono due gli alberghi collegati direttamente alle strutture termali : il Grand Hotel Nuove Terme **** nel cuore del paese e l’Hotel Regina *** oltre il ponte del Bormida.

Terme di Premia

A 800 mt  di quota è stata inaugurata nell’estate 2008 una piscina termale a cui seguirà l’apertura di un reparto sanitario e di un reparto benessere…

Le acque naturalmente calde sono state classificate ipertermali e sono indicate in maniera specifica per il trattamento delle malattie della pelle, dell’apparato respiratorio e delle affezioni ginecologiche.

La presenza di una sorgente di acqua calda (a 15°) nel Comune di Premia, è documentata da una bolla di Papa Paolo IV del 1556. Tale documento, delimitando i confini della costituenda parrocchia di S. Rocco di Premia, ne identificava il confine a sud con il “rivo dell’acqua calda”. Gli usi che ne faceva la gente del posto erano diversi: l’abbeverata delle bovine, nel periodo successivo al parto quando è maggiormente temibile l’insorgenza della polmonite, la macerazione della canapa, il lavaggio dei panni ecc. Una nuova sorgente di acqua calda fu rinvenuta nel 1992. Da quest’ultima falda l’acqua sgorga ad una temperatura superiore ai 40° C.

Il complesso termale prevede spazi dedicati alle cure mediche e ad aree di benessere estesi su una superficie complessiva di 10000 mq.  La forma semplice dell’edificio s’inserisce nel contesto paesaggistico della tradizione locale.

Legno e pietra della zona (serizzo) gli elementi di base della costruzione che ha ampie vetrate aperte sulla vallata. La piscina interna dotata di percorso vascolare, zona idromassaggio, vasca per il nuoto libero, vasca attrezzata per la ginnastica in acqua (con 11 cyclettes e 6 vogatori) e vasca per bambini, è collegata direttamente da un canale d’acqua alla vasca esterna che gode di una bella vista sulla cascata naturale prospiciente.

In questa seconda piscina si possono utilizzare per l’auto massaggio 4 postazioni di getti a parete, una con idromassaggio a pavimento e 8 postazioni per il massaggio cervicale. Per il relax in acqua c’è anche una vasca con 4 lettini in acqua provvisti di aerogetti e per i bambini una vasca apposita con giochi d’acqua.

Garessio

Garessio è una nota località di villeggiatura grazie alla sua particolare posizione a metà fra la montagna ed il mare…

Le fonti San Bernardo si trovano vicino alla collina avente lo stesso nome e rappresenta una delle risorse principali dell’intera area. L’acqua sorgiva è caratterizzata da un basso contenuto minerale dovuto alla sua naturale leggerezza e al bilanciamento di sali e svolgendo un’azione diuretica viene utilizzata per problemi di metabolismo, calcolosi, infezioni urinarie, e disturbi epatici. E’ inoltre indicata nella preparazione dei cibi per i neonati.

Terme Reali di Valdieri

In Valle Gesso, nella provincia di Cuneo, al Centro del Parco Naturale Alpi Marittime, circondate da alberi secolari si trovano le Terme Reali di Valdieri, ad un’altitudine di 1370 metri s.l.m sono il più alto stabilimento termale d’Italia…

Il contatto con la natura rigogliosa e incontaminata, ricca di flora e fauna alpina, conferisce alle Terme di Valdieri la possibilità di unire i benefici delle cure a quelli del clima, particolarmente mitigato dalla vicinanza con il mare. Nel 16 ° secolo le terme erano frequentate principalmente da membri della famiglia reale. Le Terme Reali di Valdieri fanno parte dell’associazione ECOTURISMO IN MARITTIME che ha aderito con il Parco delle Alpi Marittime alla Carta Europea per il Turismo Sostenibile e si prefigge di sviluppare un turismo rispettoso dell’ambiente e delle comunità locali.

LE ACQUE

Le acque termali di Valdieri appartengono al gruppo delle solfuree solfato-cloruro-sodiche ipertermali (50-75°C) e sono caratterizzate da un pH nettamente alcalino (9.4). La temperatura delle principali sorgenti è di 64 °C; questa temperatura può essere raggiunta con una circolazione che si spinga a 4.500 metri di profondità (Società Geologica Italiana). Il principio attivo di queste acque è lo zolfo che viene assorbito dall’organismo come zolfo elementare e attraverso la cute, come acido solfidrico e polisolfuri. L’attività antinfiammatoria, antalgica, antisettica, antiessudativa ed eutrofica dell’acqua termale di Valdieri, la rende indicata nel trattamento di affezioni dell’apparato locomotore, otorinolaringoiatrico, respiratorio, dermatologico  e di alcune ginecologico.

Le Terme di Valdieri dispongono di tre mezzi terapeutici: acqua minerale, grotte e alghe termali o muffe. Tutte e tre derivano la propria azione curativa specifica dall’acqua minerale. Le “grotte naturali” sature di vapori solfurei sono riscaldate naturalmente dalla falda di acqua termale. Si staziona normalmente per una decina di minuti nella grotta e poi circa 20 minuti in una zona relax per permettere al corpo la reazione sudatoria.  Sono indicate per le patologie dell’apparato locomotore, respiratorio. Dermatologico, mentre lo stimolo alla sudorazione consente un importante trattamento disintossicante e anti stress. La caratteristica  principale della stazione termale è la coltivazione delle alghe solforate usate nei trattamenti contro i reumatismi e le affezioni epidermiche. Si possono effettuare anche la balneo fangoterapia, bagni solfurei, inalazioni e aerosol.

Si praticano inoltre metodiche complementari, che hanno la funzione di completare e potenziare l’azione della terapia termale: massoterapia o terapia dei massaggi, cinesiterapia o terapia di movimento, idrochinesiterapia o terapia di movimento in acqua minerale, cure estetiche. Nel reparto estetico delle Terme Reali di Valdieri si utilizzano principalmente le alghe termali, le grotte e la linea cosmetica “Algaval” patrimonio esclusivo delle Terme, oltre a tutti i trattamenti tipici della Beauty Farm, in un ambiente di sicuro relax sotto l’attenzione di personale specializzato. Per completare il trattamento sono disponibili massaggi terapeutici, rilassanti , tonificanti, ayurveda e shiatsu.

Le “alghe termali” si applicano localmente sul viso e décolleté svolgono un’ottima azione purificante, tonificante e idratante, l’applicazione si consiglia dopo il trattamento di pulizia del viso e già al termine della prima seduta la pelle del viso risulterà essere più fresca, rilassata e luminosa. “L’idromassaggio” con acqua solfurea, oltre all’azione depurativa dell’acqua termale, svolge una funzione tonificante e arricchito con oli essenziali conferisce al corpo un totale senso di benessere..

Terme di Vinadio

Il bacino termale da cui provengono le acque di Vinadio si trova nell’Alta Valle della Stura di Demonte ed in questa zona il termalismo non è dovuto a fenomeni vulcanici superficiali che generano gradienti geotermici anomali (come accade ad esempio per Acqui Terme) ma semplicemente ad infiltrazioni di acque superficiali fino a 8000 metri di profondità provenienti da bacini che sono situati tra i 2400 ed i 2600 metri di altitudine…

Le terme qui erano già note in epoca romana anche se le prime descrizioni delle proprietà terapeutiche delle acque risalgono al 1552. L’acqua scaturisce da due sorgenti situate nelle immediate vicinanze dello stabilimento: Stufa antica (o Stufa dei Vascone) e Stufa Santelli che vanno ad alimentare: la piscina dello stabilimento termale, le vasche per l’idromassaggio, gli apparecchi per le inalazioni caldo-umide, le vasche per la maturazione dei fanghi ed infine permettono la crescita delle caratteristiche alghe utilizzate per i trattamenti dermocosmetologici. I loro vapori invece vanno a riscaldare fino a 60° le tre grotte naturali dove si pratica l’antroterapia, antichissimo quanto efficace metodo di cura.

Il complesso

Il complesso termale, completamente ristrutturato, in 11000 mq di struttura coperta ed i 30000 mq di parco offre un vasta gamma di servizi per la cura e il benessere. La società “Terme di Vinadio Srl” è organizzata secondo una struttura multidivisionale così articolata: all’interno del complesso trovano posto il Grand Hotel Vinadio Terme, che dispone di 80 eleganti camere dotate di tutti i comfort, il Restaurant Conte Di Cavour, che offre una ampia scelta di piatti tipici e menu particolari per i propri clienti, il Centro Benessere, che offre idromassaggi, massaggi antistress, shiatsu, facciali, maschere termali, linfodrenaggi, bendaggi, lampade abbronzanti, trattamenti estetici, peeling, trattamenti con float machine, manicure ecc. ed il Centro Cure dove si possono effettuare tutti i trattamenti sotto il diretto controllo medico. All’interno del complesso possono essere organizzati meeting, congressi e cerimonie.

Al secondo piano trova sede la cinquecentesca cappella dedicata a S. Maria Maddalena e a S. Lazzaro protettori delle Terme. Nel parco è stata predisposta un’area solarium attrezzata con giochi per bambini ed un campo di pratica per gli appassionati di golf. Nella Hall dell’albergo si può fare una sosta al bar dal sapore antico o in una delle aree relax, mentre il piano bar viene spesso usato per le serate danzanti a disposizione degli ospiti.

Acque e Terme di Crodo

Essendo il territorio della Valle Antigorio Divedro Formazza, di confine con la Svizzera, il passaggio di altre civiltà in transito per l’Europa Centrale o da questa verso il mediterraneo, ha lasciato varie testimonianze nel tempo. Un esempio per tutti è quello delle acque benefiche di Crodo, che hanno conosciuto la prima notorietà ai tempi dei crociati…

Di ritorno dalla Palestina, distrutti dalle infezioni intestinali contratte in medio oriente, i soldati usavano fermarsi lungo la via del sale, rassegnati a morire in quel di Crodo. Il loro stato di salute migliorava miracolosamente dopo i primi sorsi d’acqua, per cui potevano proseguire il loro viaggio per il nord Europa. Secoli dopo la stessa acqua diventava la base per l’aperitivo analcolico più bevuto al mondo: il Crodino.

L’acqua si può gustare nel parco delle Terme, in Località Bagni, che la Comunità Montana gestisce dal 2002, offrendo cure idropiniche gratuite. Le  tre sorgenti, la Fonte Valle d’Oro, la Fonte Cistella e la Lisiel, nonostante la vicinanza possiedono caratteristiche chimico – fisiche diverse e di conseguenza hanno una diversa azione curativa. La Fonte Valle d’Oro da ottimi risultati se usata nei casi di iperacidità gastrica; la Fonte Cistella ha effetti diretti sulla funzionalità epatica, prevenendo patologie quali i calcoli biliari e della cistifellea; la Fonte Lisiel è un acqua oligominerale che agisce sulla diuresi.

Classificazione delle acque:

Acque oligominerali e minerali fredde, solfato-bicarbonato-calciche (Fonti Valle d’Oro e Cistella) solfato-bicarbonato-alcalino-ferrosa (Fonte Lisel).

Proprietà:

Indicate per la cura di malattie degli apparati digerente e muscolo-scheletrico, sono efficaci anche nei casi di intossicazione epatica e renale.

Terme di Bognanco

Si narra che la scopritrice delle acque minerali della Val Bognanco fu una ragazza che bevendo dalla sorgente scambiò l’acqua per acquavite tanto era il suo pizzicore…

La ragazza raccontò la strana vicenda al proprietario del fondo, il quale non vi diede peso. Si confidò poi con il cappellano locale, don Fedele Tichelli, appassionato naturalista. Costui capì subito che poteva trattarsi d’acqua carica di sali ferruginosi. Don Tichelli, intuendo la possibilità di un buon affare, cercò dei soci e diede poi l’incarico al chimico Brauns di Sion di analizzare quell’acqua. Lo svizzero con una precisa relazione il 1° dicembre 1863 riconobbe la bontà del prodotto analizzato.

Sei anni dopo anche l’ossolano Dottor Albasini attestò che l’acqua aveva proprietà terapeutiche. Intanto don Tichelli comprò per 40 lire austriache il campo e la fonte. Iniziò così lo sfruttamento della sorgente. L’ambiente salubre e accogliente che circondava la sorgente fece conoscere la valle alla società del tempo, oggi, dopo più di un secolo, restano immutati i pregi che un tempo richiamavano l’attenzione di tutta l’Italia e dell’Europa.

Le terme di Bognanco, scoperte nel 1863, sono immerse in foreste di pini e castagni ad un’altezza di 700 mt. Sul livello del mare. Le acque curative della valle sono ricche di sali e di minerali e provengono da tre fonti differenti: San Lorenzo, Ausonia e Gaudenziana.

Il complesso termale comprende un centro sanitario organizzato con un equipe di medici che collaborano nella preparazione di cure personalizzate, seguendo una precisa linea di studio per verificare statisticamente gli effetti noti delle tre acque ed eventualmente riscontrando nuove azioni, con particolare attenzione ai casi di ipertensione, malattie dermatologiche e sovrappeso. Vengono effettuate a tutti i pazienti visite d’inizio, controllo e fine cura.

Sedute di mesoterapia, fitoterapia e manipolazioni sono eseguite da personale medico qualificato ma si possono effettuare anche massaggi estetici. Inoltre nel complesso sono disponibili attrezzature per fisioterapia, inalazioni, sauna, idromassaggio e, in collaborazione con la piscina termale, si organizzano corsi di acquaticità, ginnastica della terza età e riabilitazione. La presenza dello staff medico, del servizio di guardia medica notturna convenzionato e di un dispensario farmaceutico giornalmente rifornito, assicura un soggiorno tranquillo sia per coloro che usufruiscono delle cure termali sia per i turisti di passaggio.

Le acque minerali di Bognanco sono suddivise in tre distinti gruppi:

Fonte Ausonia – Acqua minerale naturale leggermente frizzante, digestiva, antiurica, acqua da tavola per eccellenza. Contiene bicarbonato – alcalino – ed è terrosa e ricca di anidride carbonica, è infine dotata di attività farmacologiche e terapeutiche.

Fonte San Lorenzo – Acqua definita minerale per il residuo fisso a 180° pari a 2522 mg/l bicarbonato – alcalino – terrosa carbonica e ferruginosa, per la presenza nell’acqua di anidride carbonica e ioni bicarbonato ioni solfato e ioni magnesio. E’ l’acqua fondamentale per la cura di Bognanco. Le sue proprietà purgative e diuretiche non sono che gli effetti manifesti di assai più complesse e benefiche attività farmacologiche.

Fonte Gaudenziana – L’acqua oligominerale Gaudenziana trova indicazioni nella cura delle affezioni renali e delle vie urinarie. Può perciò essere impiegata allo scopo di promuovere la diuresi come coadiuvante nei disturbi dismetabolici di origine renale. Ha inoltre un’azione antinfiammatoria.

Sorgenti Termali di Lurisia

Lurisia si trova a poco più di un’ora di macchina da Torino. Ad un altitudine di 700 mt nel cuore delle Prealpi  Marittime, qui si sprigiona un’energia forte e tranquilla come lo scroscio dell’acqua sorgente vera prerogativa del territorio…

La sorgente oligominerale Garbarino e la sorgente termale oligominerale Santa Barbara vengono utilizzate dal 1940 data in cui fu fondato l’edificio termale che ancora oggi custodisce il fascino architettonico dell’epoca.

All’’Istituto Idrotermale di Lurisia tra pinete e boschi di castagni,  ogni trattamento passa al vaglio di un’attenta analisi medica grazie ad un equipe di esperti interni (dall’otorino, all’ortopedico, al dermatologo) in grado di consigliare il meglio ogni ospite. Gli ambienti e gli spazi del benessere sono piccole oasi dove incontrarsi, sorseggiare l’acqua medicamentosa (Idropinoterapia), chiacchierare del più e del meno ma soprattutto rilassarsi. Il secondo piano dell’edificio è dedicato interamente alla Fangobalneoterapia.

In apposite cabine singole ci si può rilassare per un’ora intera di trattamento. La particolarità sono le culle di legno sapientemente conservate dalla tradizione. Nelle culle viene riposto il fango, composto di argilla ed acqua termale e maturato non meno di un anno. Sdraiati e ricoperti, dentro le culle ci si sente come in un bozzolo pronti alla rinascita. Scendendo nei sotterranei si entra nella zona “bagno turco”. E’ il fiore all’occhiello dell’intera struttura.

Sono suggestivi locali ricavati nelle gallerie scavate dai minatori per estrarre pietre. Nella grotta, il vapore acqueo della sorgente Garbarino, trasuda ad una doppia temperatura che consente un graduale adattamento al calore. Nel primo tratto di galleria il vapore va dai 32° ai 35° mentre passando nella seconda sezione la temperatura arriva anche ai 45°. Gli ampi spazi interni inoltre, permettono anche di effettuare dei trattamenti specifici anticellulite.

Fanghi e massaggi eseguiti nella zona dei vapori acquei danno ottimi risultati: è una sorta di terapia d’urto con una tecnica estremamente soft. Il reparto dedicato alle terapie curative è uno dei più grandi e consente di effettuare inalazioni, irrigazioni nasali, aerosol e cure idropiniche per combattere forme allergiche, bronchiti e infiammazioni delle prime vie respiratorie e i problemi dell’apparto gastroenterico o ginecologico utilizzando le acque termali con l’aggiunta d’acqua sulfurea. L’aerea wellness è predisposta per ogni tipo di trattamento estetico e di benessere.

Da provare il trattamento al Mirtillo Nero o quello alla Castagna ma anche i percorsi di purificazione con trattamenti ayurvedici e antiaging. L’acqua termale della sorgente santa Barbara viene utilizzata anche per la realizzazione di una linea di prodotti cosmetici propri. Il percorso benessere comprende una nuova mini piscina termale con lame d’acqua e idromassaggi, una sauna finlandese, una sauna infrarossi, un bagno turco con vaporizzazione di acqua termale in grotta naturale, doccia atomizzata, percorso kneipp caldo/freddo e vasca idromassaggio di stemperamento.

LE ACQUE

Fonte S.Barbara si tratta di un’acqua particolarmente leggera con eccellenti proprietà diuretiche e purificanti. Nasce sul monte Pigna a 1.460 metri sul livello del mare in un ambiente incontaminato e lontano da possibili fonti di inquinamento. La Fonte Garbarino è un’acqua naturalmente medicinale per il cui utilizzo è necessario la prescrizione medica. Entrambe sono state classificate come acque ipotermali, minimamente mineralizzate radioattive e microbiologicamente pure.

Terme di Agliano

Le Terme di Agliano, inaugurate nel 1991, sono specializzate in cure idropiniche ed inalatorie. L’acqua ricca di sali minerali viene definita solfata, clorulrata, calcica, magnesiaca, sodica e sulfurea…

Lo stabilimento termale è suddiviso in ampie aree dedicate alle cure inalatorie per la sordità rinogena. E’ disponibile un percorso vascolare per i disturbi circolatori e in un padiglione a parte è ubicata la fonte da cui attingere direttamente l’acqua da bere  utile per la depurazione del fegato, dei reni e dell’apparato digerente. Nel piano sotterraneo si trova  una piscina coperta riscaldata e un piccolo centro estetico con 4 cabine massaggio, una sauna, una doccia scozzese e una vasca idromassaggio. I pazienti soggiornano presso l’adiacente  hotel Fons Salutis ***.

 

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