La Vacanza Benessere fra moda e necessità

Da alcuni dati del rapporto Enit sul Turismo italiano si evince che 84% di italiani confermano di avere piena fiducia nel prodotto termale, inoltre oltre il 61% pensa e prevede di dedicare parte del tempo libero alla cura della propria salute e del proprio corpo. Altri dati Censis osservano che già nel 2000, 28 milioni di italiani di età compresa dai 18 ai 75 anni dimostrano in genere una crescente attenzione al benessere corporeo. In pratica oltre il 70% della popolazione sarebbe disposto a dedicare almeno una settimana all’anno alla cura del corpo e al proprio benessere in generale, all’interno dei periodi destinati alle vacanze.

L’indagine condotta dal Censis in collaborazione con STB su un campione di 1500 persone, ha evidenziato che risultano maggiormente interessati ai pacchetti di “remise en forme” i più giovani: Il 41% degli intervistati con età compresa tra 18 e 29 anni e il 40% delle persone aventi età compresa fra i 30 ai 44 anni si sono già recati in un centro benessere o prevedono di farlo nell’arco dell’anno, o comunque (nella maggioranza dei casi) vorrebbero farlo ma a costi più accessibili. Sono meno del 30% le persone di età fra i 45 e i 64 anni attirati dal settore wellness mentre solo un 20% di over 60. Lo stesso rapporto rileva che la domanda della vacanza benessere è maggiore fra i ceti a reddito medio-alto comprendendo per il 32,7% imprenditori e liberi professionisti e un 34,3% di dirigenti e dipendenti d’azienda. Fra operai e lavoratori autonomi le percentuali scendono rispettivamente al 27,8% e 25%.

Come si spiega questa crescita esponenziale d’interesse verso questo ambito, si tratta di una moda passeggera o è solo la punta di iceberg le cui motivazioni profonde rimangono sommerse sotto un mare di pura apparenza?

La spasmodica ricerca della vacanza “benessere” degli ultimi anni non è da considerarsi tanto una moda, quanto una “necessità” e per rendersene pienamente conto è sufficiente puntare i riflettori sul nostro modello di vita: con una sintesi estrema potremmo identificare la nostra come una civiltà dell’immagine. Gli occhi sono i nostri organi maggiormente sottoposti a stimoli e informazioni di ogni genere, dalla tv a internet, dal cinema ai giornali (dove prevale sempre di più l’impatto fotografico al contenuto testuale). In ambito turistico, internet è il luogo dove la rivoluzione visiva ha creato la realtà virtuale di un viaggio, di un itinerario. La vacanza che si compra sul sito è fatta di foto e colori, piena di allettanti promesse, che non sempre vengono mantenute. Manca il contatto umano, l’esperienza comunicata da chi il luogo l’ha vissuto, del suo ricordo… che cos’è il ricordo? È una conoscenza che passa attraverso i filtri dei nostri sensi.

Ecco la chiave :occorre riscoprire i SENSI. “Si conosce attraverso i sensi si cresce attraverso il cuore” detto indiano. Per far fronte all’inquinamento mentale d’immagini e informazioni occorre riscoprire “la materia” far passare attraverso il nostro corpo le informazioni per dare un contenuto “più reale” a tutto ciò che ci circonda. La nostra vita sempre più improntata verso realtà virtuali ha bisogno di materia per ritrovare un equilibrio in grado di trasmettere benessere e pace interiore. E’ dimostrato che alcuni fenomeni di stress vengono favoriti proprio da questa sorta di “sconnessione” di sradicamento dalla materia. Non deve stupire allora che la ricerca di benessere porti l’uomo oggi a cercare nei suoi sensi un’ancora di salvataggio. In ambito turistico, il fenomeno risulta maggiormente evidente se pensiamo al boom da un lato dei tour enogastronomici (dove prevale il senso del gusto e dell’olfatto), dall’altro proprio della vacanza BENESSERE (dove il tatto, è protagonista ma la tendenza porta verso trattamenti e rituali polisensoriali).

Questa riscoperta dei sensi la si può constatare anche in nuove forme di comunicazione e trend di mercato: ad esempio fra le nuove tendenze seguite degli hotel più esclusivi del mondo c’è quella di dare delle profumazioni diverse alle stanze – perché si è visto che in questo modo si fissa meglio il ricordo nei clienti. Alcuni famosi Brand aziendali nei loro meeting o nelle campagne promozionali utilizzano essenze create apposta per loro … sta nascendo il marchio olfattivo aziendale da legarsi ad un marchio o ad un evento. Altro esempio, esistono ristoranti (uno in Svizzera,vicino a Zurigo) gestiti da non vedenti ma destinato a tutti. Si entra al buio si viene accompagnati al tavolo e sempre al buio si comincia sentire il gusto dei piatti senza poter vedere il contenuto…. Ecco come la ricerca delle sensazioni e delle emozioni sta controbilanciando la virtualità e l’alta tecnologia che rischiano di alienarci completamente.

Il successo della vacanza benessere è l’esempio più eclatante di questo assioma. Nella vacanza benessere s’impara a lasciare che il corpo guidi la mente. Che il contatto con mani esperte che ci massaggino ci trasmettano sensazioni al cervello di pace e rilassamento profondo. Il caldo, il freddo, i profumi, le essenze, la fisicità con il contatto umano ci riportano dentro noi stessi, riconciliandoci con la nostra natura e tutto ciò che ci circonda. La vacanza benessere ci “rieduca” alla sensazione e il termalismo supera il concetto primario di cura per diventare un momento educativo dove apprendere un corretto stile di vita e nuovi ritmi più sani per il nostro benessere. Tatto, contatto, massaggio, essenze, suoni: le nostre sensazioni aprono canali di comunicazione con noi stessi, ci forniscono la chiave per aprire i nostri spazi interiori. Lasciarsi andare nelle mani esperti di un terapeuta è un modo per imparare a far fluire libere le emozioni anche nella vita. La vacanza “benessere”, oggi è un’esigenza che appartiene ad una società evoluta e stressata, un bisogno prima che una moda, per far fronte alla costante accelerazione dei tempi di lavoro e alla richiesta di un imprescindibile adeguamento della produttività personale per garantirsi l’inserimento in un mercato sempre più esigente.”

Da quando L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’ (OMS) ha definito la salute come “ uno stato di benessere fisico, psichico e sociale e non solo di assenza di malattia” ha contribuito a chiarire il concetto di benessere puntualizzando che una persona per definirsi in buona salute non deve essere solamente non ammalata, ma godere di uno stato di benessere completo, ovvero che gli consenta ‘lo sviluppo globale delle proprie potenzialita’

Presso l’Università di Miami, infatti, esiste un centro interamente dedicato alla ricerca sugli effetti del massaggio il Touch Research Institute. A seguito di studi approfonditi si è visto che l’epidermide, ricca di terminazioni sensibili in stretto contatto col sistema nervoso centrale, se stimolata con il massaggio, può produrre betaendorfine e altri oppioidi endogeni che combattono lo stress e conducono al rilassamento. Ecco perché durante un massaggio eseguito a regola d’arte il battito cardiaco rallenta e aumenta la produzione di onde celebrali delta, le principali responsabili per raggiungere uno stato profondo di rilassamento. Non è ancora stato scientificamente provato ma chiunque può averne fatto esperienza, quando si vuole bene o si ama il sistema immunitario risulta rinforzato. Se non si può stabilire una relazione diretta fra amore, serenità e salute, si può però dimostrare scientificamente che ansia, stress, e depressione agiscono negativamente sull’organismo: il responsabile è un ormone, il cortisolo. Quando si è preoccupati, nervosi, ansiosi l’organismo tende a produrre una quantità maggiore di cortisolo: questo ormone è una sostanza che abbassa le difese immunitarie. Quindi chi non è in pace con se stesso, ed è stressato risulta essere più soggetto ad ammalarsi.

Al contrario quando ci si prende cura del proprio corpo e si porta attenzione al nostro modo di essere e di vivere ci si riconosce un “valore” e in quello stesso momento acquisiamo più potere e più forza dentro di noi. Non è un caso che un tormentone degli spot pubblicitari negli ultimi anni ha posto l’accento proprio su “ perché io valgo” poi trasformatosi nella variante “voi valete” proprio per sottolineare il bisogno di affermare se stessi lasciando intuire un proseguo della frase : …e per questo merito cure e attenzioni. Anche la pubblicità quindi, da sempre interprete attenta dei bisogni e anticipatrice delle tendenze della società, registra questa necessità di regalarsi benessere, coccole, cure e tutto ciò che serve a migliorare la nostra condizione esistenziale. La ricerca di una qualità della vita che forse si afferma in contrapposizione ad una quantità infinita di tempi e ritmi che incalzano portandoci lontano dalla nostra essenza. Dunque, per la sua intrinseca natura la Qualità della Vita è un fenomeno che attiene alla totalità della persona nelle sue relazioni con l’ambiente naturale e socio- culturale in cui è inserita. Infatti, come intervento più efficace di prevenzione nell’aiuto a ridurre gli effetti dello stress, tanto sulla vita fisica che sulla vita emozionale affettiva della persona, con sempre maggiore frequenza, sorgono luoghi per il riposo, terme, e centri benessere nei quali l’uomo possa rigenerarsi. Luoghi che, secondo una visione globale ed olistica della salute, possono essere definiti luoghi di cultura del benessere.

La ricerca di questi spazi è nel contempo moderna e antica tanto quanto la storia dell’umanità, ed è presente in tutti contesti delle culture tradizionali. Da sempre l’uomo cerca fonti, acqua sorgive, grotte, boschi sacri o giardini nei quali ritemprare il corpo e lo spirito. Basti pensare ai fiumi dell’India, e alle foreste celtiche, oppure alle caverne del periodo neolitico dei balzi Rossi e di Lascaux e, ancora in epoca medievale, ai giardini conventuali che avevano un importanza fondamentale per il benessere dei monaci e per la cura dei malati.

IL TATTO: Il senso del tatto è il primo a svilupparsi nel feto e a farci scoprire il mondo. Il bambino per conoscere un oggetto lo tocca e d’istinto cerca di portarselo alla bocca, ed è proprio questa l’area in cui i recettori del tatto si formano prima della nascita: infatti già all’ottava settimana il feto può sentire il contatto prima nell’area labiale e poi su mani e piedi. L’importanza di questo senso varia in relazione alle epoche e alle culture.

E’ in Oriente che il tatto riveste una maggiore importanza e non a caso proprio qui nasce la cultura del massaggio. Il tatto è il senso di maggiore complessità nell’uomo: infatti mentre gli altri sensi hanno sede in un solo organo, il tatto è diffuso su tutta la superficie epidermica.

E’ dimostrato che i bambini appena nati se vengono abbracciati e accarezzati dalla madre svilupperanno un rapporto più sereno con il mondo e anche con la propria sessualità. Addirittura per i parti prematuri, la tecnica delle “mamme canguro” che permette attraverso speciali fasce di fare stare pelle a pelle la mamma e neonato, spesso può evitare anche l’uso dell’incubatrice, con la prospettiva di una crescita migliore e minori difficoltà respiratorie. Perfino i cuccioli di scimmia se non sono coccolati dalla mamma hanno difficoltà ad inserirsi nel branco e a riprodursi.

I « centri benessere » censiti con vari nomi e classificati sotto diverse tipologie, sono attualmente oltre 20.000 in tutta Italia, con un numero di clienti annuo pari a 18 milioni e un giro di affari di circa 10 miliardi di euro. Ad essi bisogna poi aggiungere i centri in funzione presso le strutture ricettive e, come tali, non denunciati alla competente camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Da non sottovalutare, infine, il fatto che solo negli stabilimenti termali, in due anni, il numero di clienti dei « centri benessere » e` salito da 83 mila a 115 mila e si sono moltiplicate le imprese specializzate su tutto il territorio nazionale.

La rilevanza di questi numeri rende chiara l’importanza della riorganizzazione del settore, con una definizione dei ruoli e delle funzioni collegati alle attivita` svolte. L’attuale denominazione di « centri benessere » che si applica a qualsivoglia attivita`di cura estetica del corpo riguarda un’eterogenea platea di imprese, dai centri estetici alle palestre, da quanti offrono trattamenti di medicina naturale ai poliambulatori che comprendono tra i propri servizi anche il trattamento estetico, dai centri fitness e wellness a quelli che propongono terapie eseguite con apparecchi elettromedicali, fino ai centri di abbronzatura. Tale variegato quadro imprenditoriale si e` andato formando a seguito della crescita della domanda di benessere da parte dei consumatori.