Stages of work and life of businessman

Lavorare in un ambiente sano e sereno è il desiderio di tutti, ma non tutti sanno che maggiore è la condizione di benessere sul lavoro e maggiore sarà la produttività per l’azienda. Un recente sondaggio svolto su 4100 candidati attualmente in cerca di un posto di lavoro, ha rivelato i 4 punti fondamentali per il benessere sul posto di lavoro e quindi le motivazioni ottimali nella scelta.

  1. 77% degli intervistati alla domanda su cosa conti di più al lavoro ha risposto la possibilità di conciliare la vita personale con quella professionale. Solo un 15% di carrieristi mette davanti il valore di uno stipendio maggiore a fronte di minore tempo dedicato alla vita privata.
  2. 83%  dichiara di sentirsi più motivato in ufficio quando si trova in un azienda attenta al benessere dei suoi dipendenti. Un clima aziendale sereno (81%), stringere rapporti di amicizia con i colleghi(81%), riconoscimenti professionali per i traguardi raggiunti (44%) e sapere che l’aziende contribuisce in maniera concreta allo sviluppo del territorio (35%): queste sono le motivazioni in grado di incidere sul benessere del singolo e quindi sulla produttività  aziendale.
  3. Non tutti possono però contare su un’azienda illuminata che consente un corretto equilibro: il 51% afferma che il proprio datore di lavoro non dia modo di farlo e ritiene che se l’azienda si curasse di più del benessere del dipendente, il tempo speso in ufficio sarebbe più qualitativo (87%). Ad esempio, si sentirebbero più motivati se potessero lavorare in smart working (38%) o se avessero tempo per fare sport e non stare seduti tutto il giorno, avendo questa opportunità anche durante l’orario lavorativo (16%).

    work life balance word cloud – handwriting on a napkin with a cup of coffee
  4. Guardando invece a coloro che mettono al primo posto la carriera, e che quindi scelgono di sacrificare la vita personale, l’aspetto su cui comunque nessuno è disposto a rinunciare è il tempo per vedere amici o familiari (57%), davanti al tempo da dedicare a sé (28%) e a quello per fare dei viaggi (15%).

Da un indagine condotta da InfoJobs e Gympass a ottobre 2018 intervistando 4.174 candidati su tutto il territorio nazionale.