LOS ANGELES - SEPTEMBER 11: Downtown highrise buildings are shown cloaked in dirty air shortly after sunrise September 11, 2002 in Los Angeles, California. Although air quality in Los Angeles has improved in recent decades, smog levels remain among the nation's worst. Numerous wildfires in the region have also contributed to Los Angeles' air pollution problem. (Photo by David McNew/Getty Images)

L’inquinamento che attanaglia le nostre città e che spesso ci blocca con le nostre automobili non è solo un fattore nocivo per la nostra salute e per la respirazione ma anche per la nostra pelle.

Lo conferma il chirurgo estetico Patrizia Gilardino che, in questa intervista, ci dà anche alcune indicazione per come contrastare gli effetti dannosi di smog e polveri sottili su viso e pelle.

“Le polveri sottili, il fumo, i raggi UV e lo smog accelerano il processo di invecchiamento della cute e accentuano rughe e macchie sul volto. Recenti studi hanno confermato che le polveri sottili e le impurità presenti nell’aria delle nostre città si depositano ogni giorno sulla pelle restando intrappolate nel film idrolipidico che ricopre naturalmente la pelle e, penetrando in profondità nella pelle stessa, portano all’incremento dei radicali liberi che riducono la produzione di collagene ed elastina.”

Questi fattori accelerano in maniera significativa l’invecchiamento naturale della pelle. Il fenomeno è stato  indicato fra le principali tendenze dell’industria wellness da parte del Global Wellness Summit 2018, ed è oggetto di studio di tutte le maggiori case cosmetiche.

«Siamo davanti ad un invecchiamento che dipende da cause esterne legate all’inquinamento atmosferico», aggiunge Gilardino. «È un fenomeno relativamente nuovo. Finora infatti eravamo abituati a contrastare solamente alcune cause di invecchiamento: da una parte quelle intrinseche dovute al processo di invecchiamento naturale e al tipo di vita condotto; dall’altra quelle estrinseche imputabili al fumo – sia attivo sia passivo – e al sole. Qui i rimedi sono da ricercare in stili di vita sani e nell’uso di creme protettive».

COSA SI DEVE FARE

Per combattere il cosiddetto “stress ossidativo” provocato dall’inquinamento Gilardino indica un programma in tre step dagli effetti positivi «sia sotto il profilo preventivo, sia sotto quello curativo».

  1. Pulizia Profonda

«Partiamo da una pulizia molto accurata della pelle la sera. È importante agire in profondità per eliminare tutte quelle micro particelle che si sono depositate durante la giornata nel film idrolipidico della pelle e che sono in grado di penetrare creando micro danni metabolici».

2. Prodotti ricchi di vitamine e antiossidanti per nutrire la pelle

«Usare dei prodotti topici, anche a livello casalingo, che però contengano vitamine, in particolare A, C ed E, e siano ricchi di antiossidanti quali, ad esempio, rame, selenio, ma anche carotenoidi, flavonoidi e polifenoli. Sono sostanze in grado sia di far recuperare la produzione di collagene, che restituisce luminosità ed elasticità alla pelle, sia di rigenerare la normale barriera della pelle».

3. Trattamenti biorivitalizzanti

«Per potenziale ancora di più la produzione e l’azione del collagene, ci sono dei trattamenti biorivitalizzanti che, utilizzando i medesimi componenti, permettono di intervenire con maggiore profondità. A fronte di un danno estrinseco più rilevante è possibile procedere con trattamenti di biorivitalizzazione anche più intensivi, ma sempre mini invasivi e senza particolari controindicazioni. Questi tipo di trattamenti permettono anche di predisporre al meglio la pelle ad essere trattata per altre problematiche o inestetismi».

Ricorda: «Una pelle ben nutrita e in salute reagisce sicuramente meglio a ogni tipo di trattamento per combattere l’insorgenza di piccole rughe o per riempire zone dove si è perso di tono e uno stile di vita sano è importante per mantenere giovane la pelle ».

Una dieta ben bilanciata, l’attività fisica e una buona qualità del sonno sono dei rimedi naturali per conservarla giovane più a lungo