Un paio di settimane fa ho partecipato ad uno degli incontri condotti da Ana Nadezdic. Il tema quanto mai interessante era sui Conflitti Relazionali… alzi la mano chi non ha o non ne ha mai avuti.

INCONTRO
All’incontro si sono presentate 12 donne e un uomo, a dimostrazione ( forse) della percentuale d’interesse di genere sulla ricerca e la crescita personale…
Donne di fasce di età diversa ma compresa fra i 30 e i 60 anni, con storie diverse ma sofferenze comuni.
La cosa particolare di questo tipologia di incontri (mi è capitato di partecipare a diversi nel corso della mia vita) è che se in un primo momento ci si sente completamente estranei alle vite e alle vicende di ciascuno, man mano che procede la giornata, per una strana alchimia, le emozioni si mischiano, si filtrano si scambiano andando a mettere in evidenza le tante similitudini e i tanti punti in comune che uniscono il cerchio di persone che alla fine del “percorso” si sentono quasi di appartenere ad un’unica famiglia.

E parlo di famiglia non a caso, visto che nella maggioranza dei casi sono proprio i rapporti con i nostri cari più prossimi a crearci dei disagi psicologici che ci avvicinano a questo tipo di percorsi dell’anima. Rapporti con figli, madri, mariti e sorelle … man mano che si procede nei ricordi e si toccano gli abissi più profondi dell’anima e le distanze si accorciano fino a scomparire. Come se entrare dentro se stessi ( superare le barriere dell’ego , come ci dice Ana) ci portasse davvero a percepire un senso inspiegabile di unità e fratellanza.

Ogni percorso , ogni esperienza di condivisione anche se non esplicitata durante la giornata o condivisa con gli altri, porta inevitabilmente a sentirsi più umanamente vicino al prossimo. Tutte le volte che ho partecipato a questi incontri ne sono uscita più leggera, serena e con uno a particolare sensazione di libertà.

Vero è che, una volta a casa, questa splendida sensazione del sentirsi fluire nella magia della vita, può durare un giorno, un’ora, una settimana o un mese, dipende. Non esiste una regola certa ma è sicuro che vivere questo tipo di esperienza è come usare un sottile balsamo per l’anima.

Ana Nadezdic

Ma ora cerchiamo IN UNA BREVE INTERVISTA di approfondire direttamente con Ana Nadezdic i principali ingredienti per questo tipo d’incontro e come possiamo attingere a questa energia universale entrando in un contatto profondo con noi stessi.

C. Nella tua esperienza nella gestione di lavoro di gruppo, puoi identificare uno o più tipologie di dinamiche che hai visto succedere o situazioni che ti hanno colpita particolarmente?
A. Adoro il lavoro di gruppo perché ogni volta osservo delle dinamiche molto belle: le persone si rendono conto che il prossimo non è qualcuno da temere e da cui proteggersi ma qualcuno che passa attraverso le sfide, proprio come loro, e che è più che disponibile ad accogliere ed aprirsi all’ altro. Questo permette alle persone di vivere una profonda trasformazione all’interno dei corsi e portare quell’apertura più facilmente anche all’esterno.

C. Se dovessi definire con poche parole in cosa consiste il metodo a cui fai riferimento quali sceglieresti? E Perché?
A. Ecco le parole che hanno usato i miei clienti per definire il lavoro con me: il perchè parla da se.
Super intenso, Rilassante, Illuminante, Rassicurante, Conoscenza Potenziante, Affidabile Spinge alla riflessione, Sensibilità, Stare bene, Stimolante, Dona Speranza.

C. Quali sono i personaggi viventi o no che tu consideri importanti per lo sviluppo tuo personale e del tuo “lavoro” ? Perché?
A. Mia madre, che è la mia maestra e che mi ha regalato il mio primo libro di crescita personale quando avevo solo 21 anni che è “Puoi guarire la tua vita” di Louise Hay . Grazie al suo amore incondizionato e ai conflitti che ho vissuto nel rapporto con lei ho avuto la grande opportunità di conoscermi e guarirmi dalle ferite emozionali del passato. Louise Hay, perchè attraverso i suoi insegnamenti avevo compreso la mia missione d’anima molto prima che diventasse una vera professione. Rosa Maria Vijoghini, la guida con la quale ho lavorato intensamente su di me per 12 anni perchè nei suoi corsi avevo percepito intensamente la presenza dello spirito. Rosetta Deotto la persona che attraverso la sua guida esperta mi ha condotto nelle svariate sessioni delle costellazioni famigliari verso la pace con la mia famiglia d’origine. Elena Arietti con il metodo di Life Alignment, perchè durante le sessioni con lei ho avuto la possibilità di comprendere profondamente la causa del rapporto difficile con il mio padre.

C. Durante i tuoi incontri parli dell’importanza del ricordarsi “chi siamo” , in che modo i ricordi delle nostre emozioni ed esperienze del passato possono interagire col futuro della nostra vita?
A. Le nostre emozioni ed esperienze del passato sono sempre presenti in noi e sono la causa della nostra felicità oppure dei nostri drammi. Direi anzi, che è soprattutto la nostra interpretazione degli eventi del passato quella che determina la qualità della nostra vita nel momento presente e nel futuro. Se non piace il proprio presente vuol dire che c’è stata una visione dei fatti creata non con il cuore ma con la mente, che di solito è carica di giudizio. In più, le emozioni generate da quel tipo di interpretazione vibrano con una frequenza molto bassa e le persone hanno la percezione di vivere con fatica, lotta ed immerse nei problemi.

C. Cosa ritieni più importante, se dovessi dare un solo consiglio, all’”uomo” di oggi, inteso come umanità in generale?
A. Uso una citazione dal libro di Neal Donald Walsch “Le conversazioni con Dio”, dove Dio dice agli uomini: mi avete completante frainteso. Ed il mio messaggio agli uomini è: la vita vuole il meglio per voi, ma voi dovete permetterle di darvi i suoi doni. Come? Cambiando in modo radicale il vostro sistema di credenze.

C.Cosa vuoi trasmettere a chi ti segue?
A.“Il mio proposito è ispirarti per ritrovare te stesso/a”

C.Quale consiglio o augurio vuoi dare per il prossimo Natale e soprattutto per il prossimo anno?
A. Un profondo augurio di una meravigliosa rinascita, rinascita in quello che siamo già, nei nostri cuori.